Patente a crediti necessaria per gli archeologi nei cantieri

L’Ispettorato nazionale del lavoro cambia una FAQ in materia, ma conferma l’obbligo di dotazione del documento (INL, FAQ 6 novembre 2024).

Gli archeologi che operano fisicamente nei cantieri temporanei o mobili devono essere dotati della patente a crediti. A confermarlo è l’Ispettorato nazionale del lavoro (INL) che, pur cambiando una FAQ in materia fornita in precedenza, ha ribadito l’obbligo. 

Nella domanda pervenuta all’INL si chiedeva se l’attività di questa categoria di professionisti si configurasse come prestazione di natura intellettuale ai sensi dell’articolo 27 del D.Lgs. n. 81/2008 e pertanto esonerata dal possesso della citata patente. Inoltre, nel caso invece si ritenesse obbligatorio il possesso del documento in argomento, si domandava anche come poter ottenere la patente, dato che per la sua acquisizione è necessaria l’iscrizione alla Camera di Commercio (CCIA) che non è obbligatoria per gli archeologi.

Da parte sua, l’INL pur premettendo che i nuovi chiarimenti sostituiscono quelli già forniti, ha evidenziato che gli archeologi operano fisicamente nei cantieri temporanei o mobili (di cui all’articolo  89, comma 1 lett. a), del D.Lgs. n. 81/2008 e conseguentemente devono essere dotati della patente a crediti. Ai fini della richiesta della patente occorre tuttavia tener conto che gli archeologi, in quanto liberi professionisti, non sono tenuti all’iscrizione alla CCIA, nonché del fatto che la professione dell’archeologo è una professione non ordinistica riconosciuta dalla Legge n. 4/2013, normata dalla Legge. n. 110/2014 e regolamentata dal D.M. n. 244/2019 che non prevede esplicitamente l’istituzione di un albo ma stabilisce la creazione di elenchi professionali gestiti dal Ministero della Cultura (MiC), ai quali peraltro non è obbligatoria l’iscrizione per poter esercitare la professione.

Pertanto, considerato che, per la richiesta della patente da parte di una impresa o lavoratore autonomo italiano, il campo “iscrizione alla CCIAA” è obbligatorio, per gli archeologi lavoratori autonomi tale dichiarazione va intesa come indicativa dei necessari requisiti professionali, come il possesso della partita IVA e l’iscrizione alla Gestione separata.